V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
hofanec |
Inserito il - 25/04/2007 : 19:22:50 Lesson 8 (eigth)
Permettetemi ora di dare qualche semplificato principio di ottica per definire così cosa è la macrofotografia. Vi allego una immagine che rappresenta tre casi ottici. Prima di tutto diciamo che un obiettivo di una macchina fotografica si può assimilare ad una lente convergente, per intenderci quelle con il manico con le quali esaminiamo un piccolo oggetto o con la quale facciamo convergere i raggi del sole fino ad accendere un foglio di carta, gioco questo che spero abbiate tutti fatto almeno una volta!
Immagine:
35,8 KB
Bene! La situazione 'A' del disegno è proprio questa: si dice che l'obiettivo è messo a fuoco all'infinito, cioè su un paesaggio lontano, all'orizzonte. I raggi luminosi arrivano da destra, teoricamente paralleli tra di loro, e la "lente" li fa convergere tutti in un punto centrale detto fuoco e la distanza tra il centro della lente e questo punto è la "lunghezza focale" dell'obiettivo. Questa misura si esprime in mm e la trovate normalmente scritta sul bordo interno, ma anche all'esterno dell'obiettivo. la scritta convenzionale è f=50 per dire che il fuoco di questo obiettivo è di 50 mm, cioè 5 cm all'interno della macchina verso la pellicola, o il sensore.
La situazione B è quella classica di definizione di "macrofotografia". L'oggetto dista dalla lente tanto quanto la pellicola, o il sensore, distano dalla lente. In questa situazione l'immagine sulla pellicola è grande quanto l'oggetto reale. Una conchiglia di 1 cm formerà sul sensore una immagine di 1 cm. Quindi: "la macrofotografia è la situazione nella quale l'immagine dell'oggetto sulla pellicola, o sul sensore, è di grandezza uguale o maggiore dell'oggetto reale"
Ora quello che non appare chiaramente sul disegno per colpa del disegnatore, cioè il sottoscritto, è che i raggi luminosi che attraversano la lente in un determinato punto della stessa vengono sempre deviati dello stesso angolo, che qui ho chiamato alfa. Quindi se i raggi arrivano orizzontali l'angolo alfa li fa arrivare sul fuoco, ma se avviciniamo l'oggetto alla lente la sua immagine si forma, sul lato sinistro sempre più lontano.
Con un poco di ragionamento si evince che per focalizzare un oggetto vicino sulla destra, occorre allontanare l'obiettivo dalla pellicola e quindi dalla macchina. In parte questo si può fare svitando l'obiettivo dal suo allogiamento sulla macchina, ma mai più di una certa misura, poi occorre staccarlo direttamente. Ovviamente a questo punto tra l'obiettivo e la macchina entra la luce ed è necessario usare degli "aggiuntivi macro". Cioè degli strumenti che raccordino l'obiettivo alla macchina impedendo il passaggio della luce dai lati. Questi sono in genere "tubi" o "soffietti" appositamente costruiti. Probabilmente nessuno di noi possiede una fotocamera digitale con "ottiche intercambiabili". Questo termine indica la possibilità di togliere l'obiettivo dalla fotocamera per montarne un'altro con caratteristiche diverse o per montare un aggiuntivo macro. Vedremo nella prossima lezione come sperimentare questa situazione con "mezzi nostri" ed "economici"
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8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
blu |
Inserito il - 26/04/2007 : 11:37:58 W Domenico hai ragione sul traslator fa un pò pena ciao blu |
Doram |
Inserito il - 26/04/2007 : 09:35:25 Citazione: hofanec ha scritto:
Sui traduttori non ci faccio mai molto affidamento perchè fanno cose orribili. Sono comunque un aiuto. Se avete il Babylon forse ci si può provare. Io ho il Power Translator che fa però pena dall'inglese all'italiano. Se non c'è nessuno disponibile mi arragerò io.
Mandamelo, ci provo io |
hofanec |
Inserito il - 26/04/2007 : 08:50:39 Sui traduttori non ci faccio mai molto affidamento perchè fanno cose orribili. Sono comunque un aiuto. Se avete il Babylon forse ci si può provare. Io ho il Power Translator che fa però pena dall'inglese all'italiano. Se non c'è nessuno disponibile mi arragerò io. |
blu |
Inserito il - 25/04/2007 : 23:11:29 scusa claudio ho risposto contemporaneamente a te per la traduzione non si può usare un traduttore ciao blu |
blu |
Inserito il - 25/04/2007 : 23:09:05 grazie della dritta pacet ho scaricato il programma vediamo come funziona e poi ti farò sapere ciao blu |
hofanec |
Inserito il - 25/04/2007 : 23:03:09 Si ho visto il CombineZ5 e volevo portarvi ad un lavoro di quel tipo. Mi occorre però del tempo perchè non lo ho mai usato, anche se mi sembra abbastanza semplice. Si tratta proprio di un metodo di fotografia a scansione SEM. Scatti alcune foto dello stesso soggetto, mettendo a fuoco parti diverse di volta in volta, dopo di che il Combine ti ricava il meglio "combinando" le parti più a fuoco di ciascuna immagine. Sarebbe una bella sfida se ci riuscissimo tutti insieme! Intanto, se qualcuno di voi conosce bene l'inglese, si potrebbe tradurre il manuale per facilitare la vita a tutti. Se c'è un volontario gli passo il manuale (che non è eccessivamente grande). |
pacet |
Inserito il - 25/04/2007 : 21:17:58 Anch'io Claudio aspetto la prossima lezione: il fai da te mi ha sempre appassionato, anche e soprattutto in fotografia. Spero che ci aiuterai anche per quanto riguarda l'illuminazione, il tutto con un occhio di riguardo anche alla tasca (mica per niente sono genovese ). Per quanto riguarda la macrofotografia vorrei chiederti una cosa: ho visto in un forum di mineralogia, dove hanno lo stesso problema di fotografare il "piccolo", che consigliano un programma free che si chiama CombineZ che, se non ho capito male, ha la capacità di elaborare una serie di foto macro con messa a fuoco dello stesso oggetto in punti diversi, in un'unica foto con l'oggetto tutto a fuoco (direi una sorta di foto SEM "macro"); tu lo conosci e se si cosa ne pensi? Sarebbe utilizzabile e con che difficoltà per le conchiglie?
Ciao |
TZUNAMY |
Inserito il - 25/04/2007 : 19:42:22 Ciao Claudio molto interessante aspetto la prossima lezione!!!! Maria |
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