Malachia - WWMCat - Dedicato agli amanti della Natura
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 Ritrovamento di 85 perle di acqua salata

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Hurgada92 Inserito il - 16/07/2011 : 18:13:12
Una ventina di anni fa, a Hurgada in Egitto sul mar Rosso, ho trovato un’ostrica perlifera (Pinctada Margaritifera “credo” erythrensis) con all’interno 85 piccole perle e con in più molte mezze perle nel mantello su entrambe le valve.

Potete leggere tutta la storia sul portale in inglese www.karipearls.com al link:
http://www.karipearls.com/discovery-of-85-natural-pearls-in-the-same-oyster.html

dove trovate i collegamenti agli articoli, più estesi, pubblicati su siti italiani.

I portali che hanno pubblicato la notizia sono piuttosto di nicchia, sto perciò tentando di divulgala inviando Email alle pagine web di diversi quotidiani e riviste, compresi “La Repubblica”, “Corriere della Sera” e “The Telegraph”, che avevano pubblicato la notizia dell’ostrica con 26 perle trovata in Libano, ma credo che non vengano neppure lette, sto trovando un vero e proprio muro di gomma.

In sostanza sto cercando di capire se il mio è effettivamente un caso unico, e che come tale dovrebbe occupare le prime pagine dei quotidiani e riviste scientifiche di tutto il mondo, o se invece si verifica con una certa frequenza, in questo caso sarebbe doveroso rettificare tutte le “frottole” che vengono scritte sul giornali e web, solo per tenere alto il prezzo delle perle naturali.


Allegato: Certifificazione CISGEM.pdf
214,48 KB
6   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Hurgada92 Inserito il - 13/01/2013 : 12:24:23
Carissimi,

finalmente mi avete dato una risposta chiara, che nessuno mi aveva dato prima di ora.

La ragione per la quale ho insistito tanto è dovuta al fatto che ho avuto contatti con massimi esperti di perle, alcuni dei quali hanno avuto inizialmente reazioni entusiastiche poi finite nel nulla ed altri che mi hanno detto o di aver visto cose simili nei magazzini di musei naturali o che si tratta di un evento assolutamente non raro, senza però segnalarmi, nonostante le mie ripetute richieste, alcun caso analogo, se volete vi posso dire i nomi e dare maggiori dettagli in messaggi privati.

Claudio,

Argonauta è un rivista interessantissima e di sicuro rilievo e non finirò mai di ringraziarti per aver pubblicato l’articolo più dettagliato sul mio ritrovamento, si tratta però di pubblicazioni di nicchia, ha sicuramente avuto più diffusione la notizia del cane con le orecchie più lunghe, io, come dice Alessandro, pensavo che avesse un maggiore interesse scientifico di quello che effettivamente ha.

Probabilmente me ne sarei fatto una ragione prima se non avessi incontrato inizialmente reazioni tanto entusiastiche, evidentemente fuori luogo, da parte di quelli che sono considerati grandi esperti internazionali di perle.

Un caro saluto.

Gianpiero

hofanec Inserito il - 12/01/2013 : 19:54:00
Ciao Giampiero,
non penso che la rivista Argonauta sia di così poco conto da essere considerata inferiore ad una qualsiasi settimana enigmistica!
Ti abbiamo dato uno spazio più che adeguato nelle nostre pagine ma mi sembra di capire, scusami se sbaglio, che tu cerchi solo che ti si dica che il tuo è un primato assoluto e tutto il mondo e tutti i media ne debbano fare oggetto di ampie trattazioni.
La scienza normalmente non funziona così!
Credimi: hai ottenuto più visibilità di quella che sarebbe possibile!
garagolo Inserito il - 12/01/2013 : 14:39:09
Carissimo Giampiero, non volermene se mi intrometto in questa discussione, ma avendo avuto modo di ritrovare la stessa segnalazione in varie occasioni, su varie pubblicazioni, scientifiche, divulgative ecc. oltre che su forum vari, con una tua perlomeno strana insistenza nel ritenere tale tua "scoperta" una cosa eccezionale lasciando intendere un tuo rammarico sul fatto che la cosa non è mai stata presa in seria considerazione da nessuno, mi permetto di esprimere il mio assolutamente personale parere.
La cosa dal punto di vista scientifico ritengo abbia un interesse veramente minimo, la produzione di perle ( come tu ben sai da come appare dal tuo scritto sul notiziario SIM) è cosa assolutamente conosciuta da millenni e i motivi che ne causano la produzione sono conosciutissimi, tanto da aver indotta una "industria" che ne sfrutta merceologicamente il metodo.
Il fatto che tu abbia trovato un esemplare di ostrica perlifera con un numero così elevato di perle, è senz'altro un caso eccezionale, interessantissimo dal punto di vista di curiosità che però riveste un interesse scientifico minimo, se non trascurabile.
Si tratta di un evento naturale, portato ad un eccesso ma niente di più.
Non credo proprio che la tua supposizione che si possa trattare di una "Specie o sottospecie sconosciuta" o qualcosa di simile semplicemente perchè hai trovato un esemplare con tante perle possa essere presa in seria considerazione dalla comunità scientifica, sono altri gli indici che possono far supporre quello che tu suggerisci.
In definitiva, scusa la franchezza, ma ritengo che il tuo ritrovamento , senza volerne sminuire l'interesse, abbia già avuto ampia considerazione e diffusione e non credo sia stato ne sottovalutato ne trattato con fastidio, non mi pare nemmeno tu abbia trovato quel muro di gomma cui alludi, non so cosa ti saresti aspettato, ma difficilmente altre segnalazioni di "cose strane" hanno avuto una così ampia ripetitività.
Trovo invece , per dirtelo con franchezza, che tu sia convinto di aver scoperto qualcosa cui attribuisci un valore molto superiore a quello che è in realtà, tanto da paventare boicottaggi oscurantisti sinceramente un tantino ridicoli.
Con simpatia

Alessandro
Hurgada92 Inserito il - 12/01/2013 : 12:00:41
Segnalo che un mio articolo è stato pubblicato sul “Notiziario SIM”, della Società Italiana di Malacologia, vedi link:

http://www.societaitalianadimalacologia.it/Notiziario/Notiziario_SIM%2030%20(07-12).pdf

Pag 35,36,37 (pag 10,11,12 dei contributi).

Inoltre un gemmologo italiano ed esperto di perle ha pubblicato sul suo blog un articolo sul mio caso, vedi link:

http://genisi.com/blog/blog/varie/85-perle-naturali-in-una-sola-ostrica/

Comunque in due anni non sono ancora riuscito a capire se ho trovato qualcosa di almeno interessante o se si tratta di una semplice curiosità, nemmeno degna della “Settimana Enigmistica”.

Dalle fotografie di Pinctada di grosse dimensioni che ho trovato sul web e anche dagli esemplari che io stesso ho trovato in altre zone del Mar Rosso ed in altri luoghi in abito Indo/Pacifico, devo constare che il mio esemplare ha le valve decisamente più convesse delle altre, quindi morfologicamente più adatte a contenere più perle o perle di grosse dimensioni.
Tale caratteristica non indica di per se che si possa trattare di una specie a se stante o, più probabilmente, di una sottospecie di Pincatda margaritifera, l’unica sottospecie della quale è stato sequenziato il DNA è la Pincatda margariti fera Cumingii, quella che produce le perle nere.

Se da più di un secolo si legge che le specie di Pinctada più grosse (maxima e margaritifera) sono anche quelle che producono naturalmente meno perle e sono anche le più difficili da coltivare, i casi documentati conosciuti sono solo quelli di Pinctada radiata e fucata, decisamente più piccole, vi dovrebbe essere interesse a verificare se nel mio caso si possa trattare di una sottospecie sconosciuta, attraverso l’analisi del DNA di esemplare prelevati nello stesso banco, la cosa invece viene ignorata o trattata con fastidio come avevo già scritto in precedenza.

Ciao

Gianpiero

Doram Inserito il - 18/01/2012 : 01:33:19
Complimenti

Mimmo
Hurgada92 Inserito il - 17/01/2012 : 11:50:42
Segnalo che il mio articolo, in italiano ed inglese, sul ritrovamento delle perle è stato pubblicato su "Argonauta", rivista on-line dell'Associazione Malacologica Internazionale, www.amimalakos.com
vedi link:

http://www.amimalakos.com/argonauta/2011-7-12/pg026.htm

Credo che l’articolo possa fornire maggiori e più dettagliate informazioni in merito, per poter identificare meglio la specie.

Gianpiero Piva

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