PARTE TERZA

New records of Caudofoveata (Falcidens gutturosus, Prochaetoderma raduliferum) and of Solenogastres (Eleutheromenia carinata, spec. nov.) from the eastern Mediterranean Sea (Mollusca). – Spixiana 29/3:217-224

Warén A., Gofas S. 1996. A new species of Monoplacophora, redescription of the genera Veleropilina and Rokopella, and new information on three species of the class. Zoologica Scripta 25 (3), 215–232.

Campani & Bogi, 2007, Iberus 06/2007 pag.27

Gofas S. & Jabaud A., 1997. The relationships of the Mediterranean trochid gastropods 'Monodonta' mutabilis (Philippi, 1846) and 'Gibbula' richardi (Payraudeau, 1826). Journal of Molluscan Studies, 63(1): 57-64” ha introdotto un problema di ammissibilità tra le specie rimaste nel genere Gibbula sottogenere Phorcus e quelle inserite dal nuovo studio in Genere Phorcus. Pertanto le rimanenti specie del Subgenus Phorcus, vengono assegnate al Subgenus Gibbula s.str.

Il genere Phorcus è stato elevato a genere valido nel seguente lavoro:

Van Aartsen 2006 - Indo-Pacific migrants into the Mediterranean. 4. Cerithidium diplax (Watson, 1886) and Cerithidium perparvulum (Watson, 1886) (Gastropoda, Caenogastropoda) BA5TERIA, 70: 33-39, 2006

Inserito provvisoriamente nel sottogenere Strombus

Jonklaas & Nicolay (1977) divisero P. lentiginosa in tre sottospecie, P. lentiginosa lentiginosa delle coste dal Golfo Persico sino a Bombay, P. lentiginosa buhariensis delle coste meridionali dell’India e P. lentiginosa dancalica del Mar Rosso meridionale. La sottospecie buhariensis dovrebbe essere di forma più allungata, con colore di base tendente al bluastro e con tre fasce trasversali brune sul dorso. La sottospecie dancalica è descritta come più simile a buhariensis che a lentiginosa tipica, avendo anch'essa le tre fasce trasversali brune e forma più allungata, ma a differenza di buhariensis dovrebbe essere molto chiara e con denti più estesi in lunghezza. Nessun autore ha mai considerato valida buhariensis, sempre messa in sinonimia con lentiginosa (Burgess, 1985; Lorenz. & Hubert, 1993; Walls, 1979), mentre alcuni hanno accettato la validità di dancalica. Heiman (2004) ha definitivamente dimostrato, con un ampio studio statistico coinvolgente un gran numero di esemplari provvenienti da ogni parte dell‘areale noto della specie, come i supposti caratteri differenziali delle tre sottospecie compaiano in realtà in popolazioni di ogni località, frammisti tra loro senza possibilità di differenziazione. Nel suo studio sulla genetica della famiglia Cypraeidae Meyer (2004) fa menzione solo di Palmadusta lentiginosa, senza alcuna sottospecie.

Garavelli e Melone (1967) segnalano un esemplare con parti molli dal canale d’Otranto dell’aprile 67 e uno da Lampedusa del 65. Un ulteriore esemplare, facente parte della collezione Piero Piani di Bologna, è segnalato da Garavelli e Melone (1970) come pescato a Paphos (Cipro). Un nuovo esemplare da Lampedusa, pescato nel 69, è segnalato da Rubino (1971) che afferma trattasi del 7° esemplare a lui noto da tali acque. Settepassi (1971) cita ritrovamenti per complessivi cinque esemplari: uno da Navarrino (Grecia) del 1932, da pescatori locali; un secondo esemplare genericamente da “isole dell’Egeo” (Grecia), 1935; tre esemplari da Golfo di Antalia (Turchia), del 1959, uno con parti molli.

Nella mostra “Conchiglie del Mediterraneo” tenutasi a Siracusa nell’agosto-settembre 1971 sono esposti due esemplari mediterranei, quello di Piani, che era già noto, più un nuovo esemplare da Haifa (Israele). D’Angelo e Gargiullo (1978) illustrano un esemplare da Antalia, probabilmente uno di quelli di Settepassi e Sabelli & Spada (1979) un esemplare da Paphos, probabilmente quello di Piani. Barash & Danin (1988) citano caurica per Rodi, ma i ritrovamenti ai quali si riferiscono non sono recenti, ma risalgono a molti anni prima. Giannuzzi-Savelli & al. (1996) illustrano tre esemplari, tutti da Cipro, due da Aja Napa e uno da Limassol, nessuno dei quali dovrebbe essere l’esemplare di Piani che era da Paphos, località distante sia da Aja Napa sia da Limassol. Non riportano però le date di ritrovamento. Nel complesso sono segnalati almeno una ventina di esemplari, troppi per pensare che tutti siano inattendibili, ma nessuno sicuramente riferito a ritrovamenti posteriori al 1969. Zenetos & al. (2004) negano la presenza di caurica in Mediterraneo, ma pare di capire dal testo che conoscano solo la segnalazione di Barash & Danin per Rodi. Se ammettiamo che i ritrovamenti dagli anni 30 al 1969 sono reali, e non c’è motivo per negarlo, ma che da allora non ve ne sono più stati di nuovi, l’unica possibilità logica cui si può pensare è che caurica sia stata per molti anni presente in Mediterraneo, ma che ad un certo punto si sia estinta, forse in conseguenza di un periodo climatico particolarmente sfavorevole o per altri motivi indeterminati, o che sia non totalmente estinta ma diventata molto rara, il che spiega la mancanza di ritrovamenti recenti.

Non è chiara la sua posizione se nel genere Anachis subgenus Zafra oppure come inserita nel catalogo nel genere Zafra, dove viene lasciata provvisoriamente fino a che nuovi studi non chiariranno le posizione giusta.

Verhecken A. 2007. Revision of the Cancellariidae (Mollusca, Neogastropoda, Cancellarioidea) of the eastern Atlantic (40°N-40°S) and the Mediterranean. Zoosystema 29 (2) : 281-364.

Mariottini P. 2007 - Brachycythara beatriceae, a new species from the Alboran Sea and the eastern Atlantic Ocean (Gastropoda: Neogastropoda: Conidae) THE NAUTILUS 121(3):159–162, 2007

J.M. MARTÍN PEREZ y J.L. VERA-PELÁEZ. 2006. Bela mingoranceae (Mangeliinae Fischer, 1883, Conoidea), nueva especie de Estepona (Málaga, España). Pliocénica 5, ISSN 1578-3146Bela nebula (Montagu, 1803) [Murex]

Van Aartsen J.J. & Goud J. 2006 - Indo-Pacific migrants into the Mediterranean. 3 Atys angustatus Smith, 1872 (Gastropoda, Opisthobranchia) BA5TERIA. 70: 29-31, 2006

Nel Catalogo annotato dei molluschi marini del mediterraneo compare SACCOGLOSSA (con 2 C), probabilmente un refuso, l’ortografia corretta è SACOGLOSSA. La classificazione del’Ordo Sacoglossa è stata riarrangiata seguendo: Jensen K. 1996. Phylogenetic, systematics and classification of the Sacoglossa (Mollusca, Gastropoda, Ophistobranchia). Phil. Trans. R. Soc. Lond. B, 351: 91-122.

L’ordine Sacoglossa non è preso in considerazione nel catalogo Chiarelli, se non per le pochissime specie conchigliate, e neanche nell’atlante dei nudibranchi del Mediterraneo di Cattaneo, Chemello e Giannuzzi-Savelli che tratta solo l’ordine nudibranchia. Le due check list della fauna italiana (sia quella pubblicata da Calderini nel 1995 che quella online del 2006) elencano solo le specie delle coste italiane, perciò l'ultimo elenco completo dei sacoglossa mediterranei a cui ci si può riferire è il catalogo annotato dei molluschi marini del Mediterraneo di Sabelli, Giannuzzi-Savelli e Bedulli (1990). Malgrado siano passati ben 17 anni dal precedente elenco, non vi sono stati in questo ordine variazioni di rilievo, le specie erano e rimangono 33 e solo una ha cambiato nome (Elysia gordanae diventa Elysia margaritae). Notevoli invece le variazioni relative alla suddivisione dell’ordine in sottordini, superfamiglie e famiglie, con spostamenti di specie da un gruppo all’altro e cambiamenti dei nomi dei vari gruppi. A seguire l’elenco aggiornato con le note che giustificano, citando la fonte bibliografica, i cambiamenti apportati rispetto al precedente elenco. (Mauro Doneddu)

Ritenuta in precedenza un sinonimo di Elysa viridis, in realtà questa specie è valida, ed è quella che venne successivamente descritta come Elysia gordanae Thompson & Jaklin, 1988, che diventa quindi sinonimo di E. margaritae. (Ortea J.A., Moro L. & Espinosa J., 1997. Nuevos datos sobre el género Elysia Risso, 1818 (Opisthobranchia: Sacoglossa) en el Atlántico Revista de la Academia Canaria de Ciencias, 9(2-3-4): 141-155.)

Specie proveniente dalle coste occidentali del Nord America accidentalmente introdotta in Mar Nero [Roginskaia I. S. & Grintsov V. A. 1990. The nudibranch Doridella obscura a new immigrant into the Black Sea. Oceanology of the Academy of Science of the USSR, 30(5): 633-634.] ed in seguito ampiamente diffusa [Roginskaia I. S. & Grintsov V. A. 1997. Range expansion of an alien invader – the nudibranch mollusk Doridella obscura Verrill, 1870 (Opisthobranchia: Corambidae) in the Black Sea. The Veliger 40(2): 160-164.]

Considerata sinonimo di Trapania fusca potrebbe essere specie distinta [Picton B. 2001. www.seaslugforum.net/factssheet.cfm?base=traptart ]

Specie descritta nel 1998. [Schick K. L. & Cervera J. L. 1998. Description of a new species in the genus Tambja Burn, 1962 (Gastropoda: Nudibranchia: Polyceratidae) from Southern Spain. The Veliger 41(4): 344-350.]

Vengono aggiunte le sottofamiglie Nembrothinae, Polycerinae e Triophinae [Rudman W. B. 1998. Suborder Doridina. Pp 990-1001 in Beesley. P.L., Ross, G. J. B. & Wells, A. (eds) (1998). Mollusca: The Southern Synthesis. Fauna Of Australia Vol. 5. CSIRO publishing: Melbourne, Part B viii 565 - 1234 pp.]

Specie di origine esotica rinvenuta anche in Mediterraneo. [Zenetos A., Gofas S., Russo G. & Templado J. 2004. CIESM Atlas of Exotic Species in the Mediterranean – Vol. 3 – Molluscs 376 pps.]

Il genere Hypselodoris viene pesantemente rimaneggiato in seguito al lavoro di Ortea e Altri del 1996 [Ortea J., Valdés A. & Garcia-Gòmez J. C. 1996. Revisiòn de las especies atlànticas de la familia Chromodoridae (Mollusca: Nudibranchia) del grupo cromatico azul. Avicenna, suplemento 1.] Nel dettaglio: H. coelestis (Deshayes in Fredol, 1865) diventa H. orsini; H. messinensis (Von Ihering, 1880) va in sinonimia con H. villafranca; H. webbi (d’Orbigny, 1839) è considerata specie solo atlantica, le sue segnalazioni in Mediterraneo sono da riferire a H. picta che viene perciò aggiunta; H. valenciennesi (Cantraine, 1841) va in sinonimia con H. picta; viene descritta come nuova specie H. gasconi; viene esclusa dal Mediterraneo H. cantabrica Bouchet & Ortea, 1980, che è considerata specie solo atlantica; le segnalazioni di H. cantabrica per il Mediterraneo sono da attribuire a H. malacitana, che viene perciò aggiunta.

Vedi Hypselodoris Stimpson, 1855

Hypselodoris tricolor (Cantraine, 1835) è da considerare descrizione da rigettare in quanto inidentificabile. Il nome da usare per questa specie è Hypselodoris midatlantica Gosliner, 1990 [Gosliner T. M. & Johnson R. F. 1999. Phylogeny of Hypselodoris (Nudibranchia: Chromodoridae) with a review of the monophyletic clade of Indo-Pacific species, including description of twelve new species. Zoological Journal of the Linnean Society, 125: 1-114. London.]. Alcuni autori preferiscono continuare ad usare il vecchio nome Hypselodoris tricolor.

Vedi Hypselodoris Stimpson, 1855

Doriopsilla rarispinosa Pruvot-Fol, 1951, Doriopsilla evenae Ballesteros & Ortea, 1980 e Doriopsilla pusilla Pruvot-Fol, 1951 sono sinonimi di Doriopsilla areolata Bergh, 1880 e vengono rimossi [Valdes A. & Ortea J. 1997. Review of the Genus Doriopsilla Bergh, 1880 (Gastropoda: Nudibranchia) in the Atlantic Ocean. The Veliger, 40 (3): 240-254.]

Doriopsilla pelseneeri d'Oliveira, 1895 - Doriopsilla pelseneeri d'Oliveira, 1895 è da aggiungere nella fauna mediterranea. [Valdes A. & Ortea J. 1997. Review of the Genus Doriopsilla Bergh, 1880 (Gastropoda: Nudibranchia) in the Atlantic Ocean. The Veliger, 40 (3): 240-254.]

Dal genere Aldisa è stata tolta Aldisa barlettai Ortea & Ballesteros, 1989 descritta per l’arcipelago di Cape Verde, del quale è endemica, non esistendo nessuna segnalazione per il Mediterraneo. La sua presenza nella lista dell’Atlante è da considerare una svista.

Alcuni autori considerano questa specie sinonimo di Aldisa binotata Pruvot-Fol, 1953, mentre altri (la maggioranza) giudicano la specie di Pruvot-Fol descritta troppo sommariamente e senza alcuna informazione sull’anatomia e quindi irriconoscibile.

Questa specie è stata a lungo tempo chiamata Archidoris pseudoargus (Rapp, 1827) dagli autori anglofoni e Archidoris tuberculata (Cuvier, 1804) dagli autori francofoni, ma si tratta evidentemente della stessa specie, visto che ognuno di loro poneva in sinonimia il nome usato dagli altri. È perciò una svista l’aver elencato entrambi i nomi contemporaneamente nell’Atlante dei nudibranchi del mediterraneo (Cattaneo-Vietti, Chemello, Giannuzzi-Savelli, 1990). Per quanto poi riguarda quale sia il nome valido da usare viene attualmente preferito quasi unanimemente Archidoris pseudoargus. Doris tuberculata (Müller 1778) [Müller O. F., 1778. Molluscorum marinorum Norvegiae, Decas 1. Nova Acta Physico-Medica Academiae Cesariae Leopoldino-Carolinae. 6: 48-54.] è una specie la cui identità non può essere accertata dalla troppo scarna descrizione, ma si tratta certamente di specie differente, probabilmente un Onchidoris. Cuvier nel 1804 [Cuvier G. L., 1804. Mémorie sur le genre Doris. Annales du Muséum National d’Historie Naturelle, 4: 447-473, pls. 73-74.] per primo usò il nome di Müller riferendosi a questa specie, ma era un nome inusabile in quel senso in quanto creato da Müller per specie diversa. Il primo nome utilizzabile è perciò quello di Rapp.

Descritta originariamente nel genere Carminodoris Bergh, 1889, viene spostata nel genere Hoplodoris Bergh, 1880 in seguito alla revisione di Fahey & Gosliner (2003), che dimostrano come Carminodoris sia da considerare mero sinonimo di Hoplodoris. [Fahey S. J. & Gosliner T. M., 2003. Mistaken Identities: On the Discodorididae Genera Hoplodoris Bergh, 1880 and Carminodoris Bergh, 1889 (Opisthobranchia, Nudibranchia). Proceeding of the California Academy of Sciences, 54 (10): 169–208].

Discodoris fragilis (Alder & Ancock, 1864) e Discodoris concinna (Alder & Hancock, 1864) sono da considerare sinonimi di D. lilacina. [Zenetos A., Gofas S., Russo G. & Templado J. 2004. CIESM Atlas of Exotic Species in the Mediterranean – Vol. 3 – Molluscs376 pps.] - Specie di origine esotica rinvenuta anche in Mediterraneo. [Zenetos A., Gofas S., Russo G. & Templado J. 2004. CIESM Atlas of Exotic Species in the Mediterranean – Vol. 3 – Molluscs376 pps.]

La specie nell'Atlante annotato di Sabelli Giannuzzi-Savelli e Bedulli, nella parte prima (elenco sistematico semplificato) non compare per niente (dovrebbe essere a pag. 66 ma non c'è) nella seconda parte (elenco integrato con sinonimie) compare come Discodoris sordii (Perrone, 1990). [Peltodoris].

Nell'Atlante dei nudibranchi del Mediterraneo di Cattaneo-Vietti e al. pure compare come Discodoris, ed anche il CLEMAM lo elenca con questo binomio, ma riesce difficile accedere a qualche lavoro che giustifichi la messa in sinonomia del genere Peltodoris con Discodoris.

Il genere Peltodoris si differenzia da Discodoris perchè non ha piastre mandibolari. Nella descrizione originale di Perrone è chiaramente detto che non è presente alcuna armatura labiale, perciò è una Peltodoris. Del resto i 2 esemplari di Perrone sui quali è costituita la specie, rimangono sino ad ora gli unici disponibili, non essendone mai stati trovati altri, perciò non è cambiato niente da allora. A rigor di termini quindi andrebbe lasciata in Peltodoris. Anche se nessuno di chi ha optato per Discodoris giustifica la sua scelta, la specie viene momentaneamente lasciata in Discodoris, quindi viene eliminato il genere Peltodoris Bergh, 1880 in attesa di nuovi studi.

Specie originariamente descritte per l’Atlantico rinvenute anche in Mediterraneo [Sànchez Tocino L., Ocaña A. & Cervera J. L.. 2006. Geitodoris pusae (Marcus, 1955) y Geitodoris bacalladoi Ortea, 1990, dos especies de Doridoidea (Mollusca: Nudibranchia) nuevas para el Mar Mediterráneo. Iberus, 24 (1): 5-12].

Paradoris granulata Bergh, 1884 e Paradoris cavernae Starmuelhner, 1955, talvolta elencate come specie mediterranee valide, sono da ritenere sinonimi di Paradoris indecora (Bergh, 1881) [Dayrat B., 2006. A taxonomic revision of Paradoris sea slugs (Mollusca, Gastropoda, Nudibranchia, Doridina). Zoological Journal of the Linnean Society 147: 125–238].

Specie descritta nel 1991. [Perrone A. 1991. Una nuova specie di nudibranchi dal golfo di Taranto: Rostanga anthelia nov. Sp. (Opisthobranchia: nudibranchia). Boll. Malacologico, 26 (1990) (10-12):179-188. Milano.]

Melibe fimbriata Alder & Hancock, 1864 è riconosciuta sinonimo di Melibe viridis Kelaart, 1858. [Gosliner T. M. & Smith V. G. 2003. Systematic Review and Phylogenetic Analysis of the Nudibranch Genus Melibe (Opisthobranchia: Dendronotacea) with Descriptions of Three New Species. Proceeding of the California Academy of Sciences, 54: 302-355.]

Specie descritta nel 1990. [Thompson T. E., Cattaneo-Vietti R. & Wong Y. M. 1990. Eastern Mediterranean Opisthobranchia: Dotidae (Dendronotoidea), Arminidae and Madrellidae (Arminoidea) J. Moll. Stud., 56: 393-413]

Nell’Atlante compare Madrella sanguinea (Angas, 1864) ma la specie presente in Mediterraneo è M. aurantiaca [Sabelli B., Giannuzzi-Savelli R. & Bedulli D. 1990-1992. Catalogo annotato dei molluschi marini del Mediterraneo. Libreria Naturalistica Bolognese.] M. sanguinea è specie limitata all’Australia orientale.

Questa specie, descritta originariamente sotto il genere Limenandra, è stata trasferita nel Genere Baeolidia da Gosliner [Gosliner T. M. 1985. The Aeolid nudibranchs family Aeolididae (Gastropoda: Opisthobranchia) from tropical southern Africa. Annals of the South African Museum, 95(6): 233-267.] e con questo genere è quindi comparsa in tutte le opere successive al 1985. Ma nel 2001 Miller [Miller M. C, 2001. Aeolid nudibranchs (Gastropoda: Opisthobranchia) of the family Aeolididae from New Zeland waters. Journal of Natural History, 35: 629-662.] considera il genere Baeolidia da rigettare, e riporta tutte le specie ad esso attribuite al vecchio genere Limenandra.

Specie di origine esotica rinvenuta anche in Mediterraneo. [Zenetos A., Gofas S., Russo G. & Templado J. 2004. CIESM Atlas of Exotic Species in the Mediterranean – Vol. 3 – Molluscs 376 pps.]

Attualmente molti autori considerano il genere Coryphella non distinto da Flabellina. Secondo questa tesi Coryphella lineata (Loven 1846), Coryphella pedata (Montagu 1815), Coryphella pellucida (Alder & Hancock, 1843) e Coryphella verrucosa (Sars, 1829) dovrebbero passare a Flabellina.

Specie di origine esotica rinvenuta anche in Mediterraneo. [Zenetos A., Gofas S., Russo G. & Templado J. 2004. CIESM Atlas of Exotic Species in the Mediterranean – Vol. 3 – Molluscs376 pps.]

Facelina coronata (Forbes & Goodsir, 1839) è da considerare sinonimo di Facelina auriculata (Müller, O. F., 1776) [Picton B. 2001. Facelina coronata or F. auriculata?. www.seaslugforum.net/display.cfm?id=4854]

Il nome corretto da dare a Piseinotecus gabinieri è Piseinotecus gabinierei. Risulta evidente dal testo di Vicente [Vicente N. 1975. Un noveau espece de gasteropode nudibranche en Mediterranee. Facelina gabinieri n. sp. Trav. Sci. Parc. Nat. Port. Cros,. 1: 67-74.] che gabinieri è refuso di stampa. Infatti l’autore menziona nel testo il corretto nome della persona a cui la specie è dedicata, Gabiniere.

Il genere Catriona è da includere in Cuthona [Miller M. C. 1977. Aeolid nudibranchs (Gastropoda: Nudibranchia) of the family Tergipedidae from New Zeland waters. Zoological Journal of the Linnean Society, 60: 197-222.]

Siphonaria – introdotto il sottogenere Siphonaria

Çevik C. & al. 2005 - First record of the Indo-Pacific species Electroma vexillum (Mollusca: Bivalvia: Pterioida) in the eastern Mediterranean - JMBA2 - Biodiversity Records

Thyasira – introdotto il sottogenere Thyasira

Axinulus – introdotto il sottogenere Axinulus

venne segnalata in Mediterraneo una sola volta, per Malta (Cachia C., Mifsud C. & Sammut P. M. 2004. The marine Mollusca of the Maltese Islands. Part 4. Caudophoveata, Solenogastres, Bivalvia, Scaphopoda & Cephalopoda. Leiden). Ora la sua presenza in Mediterraneo è confermata da un secondo ritrovamento a Livorno (Margelli A., Campani E., Coppini M. & Cuneo F. 2007. Bivalvia dei fanghi litorali di Livorno. Boll. Mal. 42 (9-12): 93-100.)

Bogi C. & Galil B.S. 2007 - First record of Theora (Endopleura) lubrica Gould, 1861 (Mollusca: Bivalvia: Semelidae) from a Levantine port - Aquatic Invasions (2007) Volume 2, Issue 1: 77-79

Tapes (Politapes) aurea (Gmelin, 1791)

Tapes (Politapes) lucens Locard, 1886

Tapes (Politapes) rhomboides (Pennant, 1777)

Canapa A., Schiaparelli S., Marota I. & Baruca M., 2003 : Molecular data from the 16S rRNA gene for the phylogeny of Veneridae (Mollusca, Bivalvia) Marine Biology 142: 1125-1130

Il genere Paphia è risultato incompatibile per le specie mediterraneee ad esclusione di Paphia textile, lessepsiana.

Tapes (Politapes) aurea (Gmelin, 1791)

Tapes (Politapes) lucens Locard, 1886

Tapes (Politapes) rhomboides (Pennant, 1777)

Canapa A., Schiaparelli S., Marota I. & Baruca M., 2003 : Molecular data from the 16S rRNA gene for the phylogeny of Veneridae (Mollusca, Bivalvia) Marine Biology 142: 1125-1130

Il genere Paphia è risultato incompatibile per le specie mediterraneee ad esclusione di Paphia textile, lessepsiana.

Tapes (Politapes) aurea (Gmelin, 1791)

Tapes (Politapes) lucens Locard, 1886

Tapes (Politapes) rhomboides (Pennant, 1777)

Canapa A., Schiaparelli S., Marota I. & Baruca M., 2003 : Molecular data from the 16S rRNA gene for the phylogeny of Veneridae (Mollusca, Bivalvia) Marine Biology 142: 1125-1130

Il genere Paphia è risultato incompatibile per le specie mediterraneee ad esclusione di Paphia textile, lessepsiana.

Fischer-Piette E. & Métivier B., 1971: Révision des Tapetinae (Mollusques Bivalves) Mémoires du Muséum National d'Histoire Naturelle, série A, Zoologie

71: 1-106, pl. 1-16

Specie dubbia forse sinonimo di Venerupis corrugata (Gmelin, 1791)

Familia Limapontiidae Gray, 1847